mercoledì 18 maggio 2011

Atterraggio

 

16 / 05 / 2011

 

Sono circa le ore 12,00 ma potrebbero essere le 16,00 oppure le 20,00.- Io, credo ho l'ora locale; Elena, credo, ha l'ora di Greenwich; Marco, credo, ha l'ora Italiana; Med, per fortuna non porta orologi, non sa mai che ore sono (chiede a noi !!!).- Comunque circa alle ore 12,00 Marco grida: Terra! Terra!; e tutti noi: Ma va a c……- Invece, guardando bene, ecco il cocuzzolo dell'isola di Pico e così ci tocca ritirare il ma va a c…..- Felici, calcoliamo il tempo di arrivo ma con i nostri orologi è stato un grosso calcolo algebrico.- Stavamo andando a motore e vela ma alla vista dell'Isola ecco i soliti 30/35 nodi di prua che, bordeggiando a fatica, ci fanno arrivare in porto all'imbrunire: per me alle 20,00 per Elena alle 17,00 e per Marco alle 19,00; per Med aveva importanza (come per noi) essere entrati in porto e aver toccato terra a qualunque ora.- Ormeggiata la barca in andana in quarta fila

siamo andati a cena in una taverna vicina al porto: fame porca.- Ordiniamo 4 bistecconi con patatine fritte che ci arrivano con sopra anche l'uovo; non diciamo al taverniere cosa provoca a Marco l'uovo fritto e mangiamo tutto con un paio di buone birre.- Nell'attesa dei bistecconi la tavernaia ci porta un assaggio di strane cose con delle ottime olive.- Elena dice che sono lumache e non le mangia, per i maschietti sono grosse lumache di mare o non si sa e le mangiano ugualmente; alla fine, dopo essercene fatti portare un altro piatto, siamo riusciti a capire (perché la tavernaia continuava a dire pollo) che si trattava di ottimi fegatini.- Pieni come dei porcelli siamo tornati in barca e siamo andati a dormire SENZA CAVALLO A DONDOLO !!!

 

17 / 05 / 2011

Sveglia alle 8,00; il Roda era già uscito alla ricerca di un panettiere che non ha trovato ed è tornato in barca.- Tutta la mattina per le pratiche doganali e portuali e poi ci danno un posto: in andana in quarta fila.- Giornata di telefonate a tutti quanti, Elena riesce a trovare i biglietti aerei per tornare a Milano e noi, il Roda ed il sottoscritto decidiamo di accompagnare Aquarius fino a Gibilterra.- Nel pomeriggio il Med, con una tuta presa in prestito, è andato a controllare il timone: tutto bene, niente di allarmante, solo un po' di gioco nella boccola.-

Toni

 

Secondo me sono le 19.30, per Toni le 21.30, al Roda non lo chiedo nemmeno ed è inutile consultare Med perché deve avere le idee (e non solo) congelate in seguito all'indesiderata immersione… Quel che è certo è che anche stasera niente doccia, perché ormai s'è fatto tardi ed è chiuso; inizio a temere che domani non mi faranno salire sull'aereo…

In compenso abbiamo preparato la base (bianca) per il nostro murales di ricordo della traversata e domani mattina potremo affrescarlo a dovere.

Nel frattempo ho colto l'occasione per mettere finalmente qualche sasso in equilibrio (per i cultori della materia: in oceano è un casino, sappiatelo, sassi non se ne trovano…; volendo si potrebbero anche portare da casa, ma resta comunque un po' più difficile metterli in equilibrio con vento in prua a 35 nodi…).

Per domattina il programma è ghiotto: ci è stata segnalata una baietta non lontana da qui dove si può fare il bagno con gli orsi polari, l'unico problema è trovarla tra gli iceberg… Ne deduco che non mi laverò nemmeno domani…

Poi mi toccherà di partire, ma i tre uomini in barca non si facciano troppe illusioni: continuerò certamente a perseguitarli sul blog, in attesa – al loro rientro – di poter riprendere a farlo di persona con periodiche visite al lago!!!

Taitù aspettami, arrivo… - sic -

Mussi

 

 

Beh insomma, qui il tempo è una cosa relativa, il tempo che conta è quello inteso in senso meteorologico, il problema si presenta quando ti devi interfacciare con gli abitanti in terra ferma… sembra che per loro il tempo abbia un significato miliare.

Ad ogni modo il mio riferimento orario era quello utc al di la di ciò che si dica!!!

Cazzate a parte, devo dire che mollare gli ormeggi da un porto sicuro per affacciarsi al  mare consapevoli di starci per un paio di settimane, è un po' come prendere un respiro profondo e fiondarsi in apnea, non sai cosa ti succederà…

Passati i primi giorni di bolina risalendo verso nord per uscire dagli alisei è stato il primo passo e dopo un ventina di ore a motore, siamo riusciti ad agguantare Aengy, (così ho battezzato la depressione che ci ha condotto fino a 700 miglia dalle Azzorre) per poi finire con le ultime miglia di bolina che hanno trasformato Aquarius in una statua di sale.

Avvistare terra dopo due settimane è una emozione profonda, è la prova provata di essere stato sulla strada giusta, e che tutto è andato bene.

Ringrazio questo equipaggio, (Toni, Marco e Mussi) che mi ha accompagnato fin qui  perché è stato ed è un equipaggio fantastico! Ognuno di noi con le proprie caratteristiche è riuscito a formare un gruppo  che con il passare dei giorni ha dato origine ad un meccanismo perfettamente funzionante.

Ringrazio particolarmente Toni e Marco che nonostante gli impegni di casa hanno deciso di continuare fino in mediterraneo prima di sbarcare, anche se è difficile crederlo so che in parte è un sacrificio.

Med

4 commenti:

  1. Bravi ragazzi ( e ragazze! ) ce l'avete fatta! E' stata dura, che navigazione difficile, ma ora potete recuperare prima dell'ultimo slancio verso Gibilterra. Certo che il morale deve essere alto, avete uno spirito contagioso, mi fate sempre morir dal ridere con le vostre considerazioni, Toni sul tempo, ognuno con un'ora diversa, e quella sulla baietta con gli orsi polari della Elena mi ha fatto scompisciare!
    Vi siete espressi anche artisticamente con il graffito di ricordo imperituro, che volete di più? Andava fatto x' porta fortuna, anzi è se non lo fai che il procedere della navigazione potrebbe non essere particolarmente fortunata, dicono. A Gibilterra vi aspetta una rocca stupenda e la pista dell'aeroporto passa in mezzo alla città, unica al mondo, e sarà strano passare durante il decollo e vedere le auto ferme al semaforo tipo treno e passaggio a livello.
    Saluti a Horta, (ma non si potrebbe pensare di gemellarla con Orta, adesso ne parlo alla Peggy e poi ci scateniamo). Niente più cavalli a dondolo ma solo vento giusto, per favore! Besitos, Marina (Frase sui viaggi "Non sono gli uomini che fanno i viaggi, ma i viaggi che fanno gli uomini" John Steinbek)

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  2. Dai..Dai...dai lo sò che ce nè ancora ma tante le avete già fatte
    se vi può risollevare il morale,oggi ho saputo che anche il Soldini stà facendo il vs.stesso percorso ma in senso opposto verso la grande mela e ha avuto gli stessi vs. problemi (guardatevi bene in giro,magari è riparato in qualche isoletta lì)
    ieri ho conosciuto il papà di marco e la selly (inseparabili)
    Buon Vento raga a presto
    mauri e alice

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  3. La mitica impresa del mio capitano preferito, che alle nebbie della Bassa ha preferito la rotta atlantica...
    Da appassionata lettrice, ho divorato i vostri post, con un moltissima invidia (!) e sognando di nagivare virtualmente con voi.

    Buon vento Med, see you on board...
    La Patty!!!

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  4. e, ovviamente, ti ho subito "condiviso" su Fb!!! ma non troppo, altrimenti poi divento gelosa.. ahahah :)

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